Foglie sempreverdi di forma allungata, lucide e di colore verde intenso su lunghi steli che formano un folto cespuglio, fiori bianchi sorprendenti che conferiscono alla pianta un'eleganza sofisticata: queste le caratteristiche di questa specie, da molto tempo coltivata come pianta d’appartamento. È originaria delle foreste pluviali tropicali del Sud America, e oggi è reperibile in molte tipologie e dimensioni: in genere è alta dai 30 agli 80 centimetri, a seconda della varietà, ma esistono anche varietà di maggiore dimensione e altre “mini”. L’unico suo svantaggio è che risulta tossica se ingerita: attenzione quindi se ci sono in casa bambini piccoli e curiosi o cuccioli intraprendenti che desiderano “assaggiarla”, fai in modo che la pianta non sia raggiungibile.
La posizione migliore per il tuo spatifillo
In natura lo spatifillo cresce nell’ombra dei grandi alberi delle foreste, a volte anche nell’incrocio di rami dove le sue radici trovano un poco di substrato generato dalle foglie che si biodegradano e diventano una specie di terriccio. Questa caratteristica di vita nella penombra è utile perché ti consente di coltivare una bella pianta anche dove la luce scarseggia. Una posizione davanti alla finestra non soleggiata, tuttavia, potrà risultare ideale, a condizione che il sole non colpisca le foglie: il risultato può essere quello di avere le foglie macchiate e di perdere la fioritura. In realtà il fiore vero e proprio è la piccola pannocchia che si forma protetta dalla “foglia” bianca, è infatti una brattea (foglia trasformata). Oltre alle condizioni di luce, la temperatura e l’umidità ambientale sono altri fattori importanti per il benessere del tuo spatifillo. Per la sua origine tropicale, la pianta predilige temperature miti, intorno ai 18-25 gradi, ed elevata umidità ambientale. La stanza da bagno è in genere il regno dello spatifillo, che porterà un po’ di giungla esotica vicino alla doccia!
Irrigare bene lo spatifillo
La pianta cresce particolarmente bene se mantenuta moderatamente umida. Ciò significa che è meglio fare il “test del dito” prima di annaffiare: se la superficie della terra è ancora troppo umida, non si innaffia; se è già asciutta, lo spatifillo sarà felice di bere acqua fresca ma non gelata. Puoi annaffiare con più parsimonia durante i mesi invernali, ma in estate non lasciare che il terriccio diventi completamente asciutto. Oltre ad annaffiare, non dimenticarti che lo spatifillo ama l’umidità sul fogliame: se spruzzi regolarmente acqua non fredda e poco calcarea, la pianta troverà le sue condizioni ideali per crescere, produrre nuove foglie e fiori. Questo è particolarmente importante quando lo spatifillo vive in una stanza asciutta, come il soggiorno o un ufficio, dove l’umidità ambientale è relativamente bassa. Può essere utile anche attivare un umidificatore che migliora la qualità dell’aria e favorisce la vita delle tue piante: molte altre, come lo spatifillo, apprezzeranno una buona umidità ambientale. Puoi anche usare uno spray per la cura delle foglie per mantenerle di un bel verde vivace.
La concimazione dello spatifillo
Dovresti concimare lo spatifillo con un fertilizzante liquido una volta alla settimana da aprile a settembre. Nei mesi invernali è sufficiente concimare la pianta ogni tre settimane. Per ottenere una nutrizione equilibrata e non esagerare con le concimazioni, che potrebbero causare bruciature del fogliame, conviene scegliere la soluzione più semplice: un concime a lento rilascio, che fornisce gradualmente energia al tuo spatifillo.
Il rinvaso dello spatifillo va fatto ogni uno o due anni, in primavera; il rinvaso favorisce la rigenerazione della fertilità nel terreno e consente di dividere il pane radicale se il vaso è diventato troppo piccolo e non vuoi travasare in un contenitore molto grande. In effetti non ti conviene mettere lo spatifillo in un vaso troppo grande rispetto alla dimensione della zolla di terriccio; produrrebbe molte foglie ma nessun fiore. La pianta apprezza un substrato molto drenante; non ti dimenticare di porre sul fondo del vaso una manciata di biglie di argilla che evita il ristagno di acqua vicino alle radici.
Consiglio: Se la punta del fogliame si secca è bene tagliare la parte danneggiata? No, lo sconsigliamo! Il taglio farebbe seccare ulteriormente la foglia. È meglio staccare con cura le parti marroni della foglia con le dita, sbriciolando la parte secca senza toccare quella ancora verde. In questo modo la foglia non viene ulteriormente danneggiata.
Come favorire la fioritura dello spatifillo
Il tuo spatifillo ha smesso di formare steli con fiori? Spesso, la ragione della mancata fioritura è la posizione giusta, elemento cruciale per il benessere e la vitalità della pianta. Se c’è sole e luce molto intensa lo spatifillo produce foglie ma non fiori, che sono invece favoriti da una posizione in penombra luminosa. Inoltre, occorre prestare attenzione a garantire un adeguato apporto di sostanze nutritive e una corretta irrigazione.
Moltiplicare lo spatifillo
Il momento migliore per propagare lo spatifillo è al momento rinvaso. Una volta estratta la zolla di radici pupi dividerla operando delicatamente con le mani. Se le radici sono troppo intricate per riuscire a separare in due o tre parti, puoi agire anche con un coltello pulito e molto affilato. Assicurati che le parti ottenute con la divisione del cespo radicale abbiano almeno tre foglie o più. Puoi piantarle immediatamente in nuovi vasi con terriccio nuovo. Soprattutto all’inizio, la temperatura dovrebbe essere intorno ai 20 gradi in modo che le tue nuove piante di spatifillo possano svilupparsi bene. La pianta cresce rapidamente, quindi la divisione è solitamente possibile ogni volta che si rinvasa (cioè ogni uno o due anni), per ottenere una piccola foresta di spatifilli e fare regali agli amici.
