In passato si riteneva che il crisantemo avesse il potere di allungare la vita ed aveva largo impiego come pianta medicinale; in Oriente i suoi bellissimi fiori erano considerati meritevoli di contemplazione, come metodo per comunicare con gli dei. I giapponesi lo utilizzavano anche come bevanda, facendone macerare i petali nel liquore saké, secondo un rituale molto rigido e legato alle fasi lunari. Probabilmente per questo motivo il nome del crisantemo (usato anche come nome comune di persona, "Kiku") e il disegno del fiore compaiono ancor oggi nel logo di una famosissima marca di sakè.
Con i suoi fiori colorati, porta molta allegria e richiede poche attenzioni. Il crisantemo è un segno di vita e di colore in giardino e in terrazzo: fino a dicembre le diverse varietà possono diventare protagoniste di magnifici spettacoli estivi e autunnali, anche perché la cura dei crisantemi è semplice e hanno lunga durata in vaso, all’aperto, meglio se al riparo dalla pioggia. I crisantemi hanno una peculiarità, simile a quella delle dalie: una grande diversità di forme e di colori. Possono avere fiori globosi e giganti, oppure a forma di margherita, a pompon, e poi ci sono i meravigliosi crisantemi “Spider” con petali appuntiti come spade o allungati e sottilissimi, tanto da ricordare, appunto, le zampe di ragno (spider in inglese significa ragno). Ci sono poi i crisantemi coreani, ideali in vaso e di lunga durata in fiore.
La gamma di colori ottenuta grazie a decenni di lavoro florovivaistico è oggi davvero sorprendente. Il viola-porpora è presente, ma non il blu e l'azzurro intenso: i crisantemi azzurri che vedi in vendita sono frutto di una colorazione artificiale ottenuta da sostanze speciali nelle quali vengono immersi gli steli e i petali. Sono invece “veri” i crisantemi verde brillante, un colore ottenuto grazie a sapienti incroci e ibridazioni.Grazie alla vasta gamma di colori, c'è un crisantemo adatto per tutti i gusti, perché a parte il blu, nella famiglia dei crisantemi sono presenti quasi tutti i colori.
Il crisantemo non solo ha un bell'aspetto, ma è anche usato ancora oggi nella medicina ayurvedica, per curare infezioni agli occhi e macchie della pelle. Ma attenzione: mentre il crisantemo è, se usato correttamente, benefico per la salute umana, è invece tossico per animali domestici come cani o gatti. Anche piccole quantità di fiori o foglie possono causare intossicazione, se ingerite. Difficile che un gatto assaggi il crisantemo, ma un cane, soprattutto se giovane e curioso, va sorvegliato e tenuto lontano dalle piante.