Appassionato di piante grasse? Le nostre amiche spinose hanno caratteristiche ed esigenze diverse rispetto ad altre piante. In virtù di questo, se vuoi prenderti cura di loro, è fondamentale sapere quale terriccio è ideale per cactus e piante grasse in genere.
Partiamo da un principio: le piante grasse nascono e si sviluppano negli ambienti più ostili. I cactus vivono in ambienti aridi e a temperature altissime. Il loro fabbisogno di acqua è molto basso perché riescono ad immagazzinarla come riserva. Alla luce di tutto questo, è facile capire perché le piante grasse siano così resistenti e non necessitino di grandi attenzioni.
Se vuoi ospitare nuovi amici spinosi in casa tua e coltivarli in vaso, una delle prime cose da fare è scegliere il terriccio giusto. Ecco alcuni consigli per la coltivazione delle succulente in vaso, in particolare sul terriccio per piante grasse ideale.
Come scegliere il terriccio per le succulente
Una delle domande più frequenti tra gli appassionati di piante grasse riguarda proprio la scelta del terriccio. Idealmente, il substrato giusto è quello che riproduce le condizioni che le piante vivono nei suoli di origine allo stato selvatico. Ecco come ricreare in casa tua il terriccio ideale per rendere felici le tue piante grasse.
Il substrato perfetto
Pur essendo estremamente resistenti e versatili, le piante grasse prediligono suoli sciolti, ossia sabbiosi, e poveri di sostanze azotate. Questa composizione è quella che più similmente si rifà a quella del loro ambiente di crescita naturale.
In generale, il terriccio per le piante grasse:
- Deve essere in grado di asciugarsi con facilità e rapidità, ma al contempo mantenere l’umidità
- Non deve essere ricco di argilla per non creare ristagni d’acqua
A seconda della specie di pianta, ci si può orientare su un terriccio più o meno poroso. Ad esempio, l’Opuntia, la Mammillaria, l’Ariocarpus e l’Echinopsis prediligono terricci più porosi sono. Tra le piante che, invece, richiedono un terriccio mediamente poroso, possiamo citare la Crassula, la Gasteria, l’Epostoa, l’Echeveria, la Kalanchoe. Infine, quelle che richiedono un terriccio meno poroso, sono la Sansevieria, l’Epiphyllum e la Rhipsalis.
Il rinvaso: cosa buona e giusta
Se la tua pianta non cresce più e le radici appaiono in superficie, probabilmente dovrai rinvasarla. Generalmente il rinvaso si effettua ogni 3-4 anni, preferibilmente in primavera o in autunno.
Per procedere nel modo giusto:
- Rimuovi la pianta dal vaso ed elimina il vecchio terriccio
- Scegli un nuovo vaso per la tua pianta, il cui diametro sia maggiore di almeno 5 cm rispetto alla zolla. Abbina anche un sottovaso
- Usa il terriccio Cactus Love nel nuovo vaso e posiziona la pianta al suo interno
- Inserisci il cactus e premi leggermente il terreno intorno alla pianta
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