Erica

Ciao, mi chiamo: Elsa Erica

Ecco una bella pianta italiana: si chiama Erica carnea e la trovi sulle Alpi e Appennini. È dunque una compagna perfetta per l’inverno in balcone: non teme il freddo e la neve e resta fiorita a lungo con i suoi steli dai fiorellini rosa o bianchi.

  • Supporto
  • Acqua
  • Cibo
  • Luce

Questo piccolo arbusto si farà amare! L'Erica carnea appartiene alla grande e diversificata famiglia delle eriche e cresce come arbusto sempreverde, alto fino a 30-50 cm. Grazie alla sua crescita compatta, è molto adatta per ciotole e cassette, anche in mix con altre piantine invernali e piccole bulbose che sbocciano in inverno, come i crochi. Forma piccoli fiori a campana; i colori dei fiori vanno dal bianco al rosa intenso. Il periodo di fioritura inizia a novembre/dicembre e si prolunga fino ad aprile, a seconda della varietà e dell’andamento climatico. I fiori dell’erica carnea sono una precoce fonte di cibo per molti insetti utili e porta un po' di colore al balcone nella stagione grigia!

Consiglio: Esistono molti tipi di erica e alcuni non hanno una fioritura altrettanto durevole. Assicurati quindi che l'erica che stai comprando faccia effettivamente parte della specie Erica carnea di cui esistono molte varietà. Il tipo "Winter Beauty", per esempio, ha fioritura rosa-lilla, da dicembre ad aprile.

La posizione migliore per la tua erica

L’Erica carnea preferisce una posizione soleggiata, ma si sente a suo agio anche in mezz’ombra. Se vuoi mettere più piante in una fioriera, assicurati che siano distanti circa 20 centimetri fra loro. Non ha radici molto profonde, ma se il vaso è alto almeno 30-40 cm il terriccio sarà meno a rischio di rapida disidratazione. Assicurati che il drenaggio sia perfetto.

Pianta correttamente la tua erica

L’Erica carnea cresce meglio in un terreno acido, occorre quindi utilizzare un substrato per azalee e rododendri, anche perché è leggero e drenante, e favorisce l’attecchimento evitando il dannoso ristagno idrico.

Consiglio: Ruota regolarmente il vaso dell’alocasia per evitare che la pianta si chini da un solo lato verso la fonte di luce, assumendo una forma sgraziata e instabile. Le radici attecchiscono meglio se immergi la zolla di terriccio nell’acqua per alcuni minuti prima di trapiantare nel nuovo vaso. Il momento migliore per trapiantare l’erica è tra settembre e novembre, in modo che possano svilupparsi nuove radici prima che faccia veramente freddo, fermando completamente lo sviluppo.

Irrigare bene l'erica

Dovresti innaffiare l’erica regolarmente in modo che il terreno non si asciughi. Ha bisogno di essere annaffiata anche in inverno, ma solo nei giorni senza gelo, quando sono previste belle giornate miti; se le temperature restano vicino allo zero, non innaffiare e soprattutto non lasciare acqua stagnante nel sottovaso (anche in estate questo è importante, per evitare ristagni idrici che fanno marcire le radici).

Consiglio: Ruota regolarmente il vaso dell’alocasia per evitare che la pianta si chini da un solo lato verso la fonte di luce, assumendo una forma sgraziata e instabile. Poichè l’erica è un arbusto che può vivere anni, non è necessario eliminarla dopo la fioritura. La pianta è sempreverde e, se tenuta in zona di ombra fresca durante l’estate, può preparare una nuova fioritura per l’inverno successivo.

La concimazione dell’erica

La pianta non ha bisogno di molto concime se vive in giardino, ma in vaso il terriccio perde rapidamente i suoi fattori nutritivi e devi dunque prevedere di nutrire la tua erica. Un metodo pratico è quello del concime a lenta cessione, che ti evita la necessità di frequenti interventi di concimazione.

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Moltiplicare l’erica

L’erica può essere propagata molto facilmente. Il periodo ideale per la riproduzione è in piena estate (metà agosto). La moltiplicazione può avvenire per talea, propaggine o divisione dei cespi radicali.

  1. Talee: taglia germogli apicali lunghi circa 20 cm e togli le foglie dalla metà inferiore del rametto. Ora metti il ​​ramoscello in una nuova ciotola con terriccio sabbioso da mantenere sempre leggermente umido.
  2. Propaggine: seleziona un ramoscello flessibile, infilalo nel terreno vicino alla pianta madre. Assicurati che la punta del ramoscello esca dalla terra. Non appena si sono formate nuove radici, puoi staccare la nuova piantina e trasferirla in un altro vaso.
  3. Divisione dei cespi: durante il rinvaso, puoi dividere con cura la zolla radicale della pianta, operando delicatamente per spezzarla in due o tre parti da ripiantare subito in terriccio per acidofile.
Come e quando potare l’erica

La potatura primaverile è una delle misure di manutenzione più importanti per l’Erica carnea. Con la potatura, la pianta viene ringiovanita e i ramoscelli ricrescono più vigorosamente. Ecco come funziona: accorcia i rametti appena sotto le infiorescenze appassite. Durante l’estate puoi mettere la ciotola con l’erica in ​​un angolo parzialmente ombreggiato, dove grazie alla potatura riformerà una bella chioma preparando la fioritura invernale.

Le cure invernali per l’erica

L’Erica carnea è abituata al freddo e alla neve. Può resistere a temperature fino a -25°C. Un problema comune è la siccità causata dal gelo in inverno: quando le temperature sono molto basse, le radici non assorbono acqua. Per contrastare questo fenomeno, puoi avvolgere il vaso in tela da sacco o plastica a bolle e coprire il terriccio con corteccia sminuzzata; ciò riduce il gelo intorno alle radici e la pianta rimane in grado di assorbire acqua. Non concimare la tua erica in inverno: anche se è ancora in fiore, è in parziale riposo vegetativo.

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