Orchidea

Ciao, mi chiamo: Odelia Orchidea

L'orchidea è considerata la regina dei fiori, quindi non sorprende che questa bellissima pianta esotica sia molto apprezzata anche come pianta d'appartamento in vaso. Le orchidee sono i fiori più diffusi nel mondo e, con oltre 30.000 specie diverse, colpiscono particolarmente per la loro versatilità. La cura dell'orchidea tropicale in casa richiede qualche attenzione, ma la ricompensa è sotto forma di magnifici fiori, ne vale la pena!

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Cercasi orchidea

Le orchidee selvatiche sono presenti anche nella flora spontanea italiana, ma sono molto diverse dalle orchidee tropicali, molto più vistose. Le prime orchidee esotiche raggiunsero l’Europa all’inizio del XIX secolo. Ora specie come la Phalaenopsis o “orchidea farfalla” sono molto diffuse, mentre anche solo pochi anni fa erano riservate a un’élite di collezionisti che potevano mettere a disposizione denaro e ambienti idonei, come serre e verande.Ma cosa c’è di così speciale nelle orchidee? Naturalmente, il fiore attira l’attenzione con i suoi bei colori e le forme strane. Le innumerevoli specie comprendono sia piante con grandi fiori che altre con corolle piccolissime.
Esistono orchidee con radici classiche, che scendono nel terriccio, e altre con radici aeree, che supportano l’equilibrio idrico della pianta assorbendo umidità dall’atmosfera delle foreste tropicali dove piove molto spesso e dove la vegetazione circostante contribuisce a rilasciare umidità di continuo. Anche le foglie possono variare notevolmente: si trovano di dimensioni, forme e colori diversi e possono essere anche ondulate, coriacee e persino pelose. Il fiore dell’orchidea varia dalle dimensioni di uno spillo a un diametro di circa 20 centimetri.
Ciò che tutte le specie hanno in comune, tuttavia, è la struttura del fiore. Ad esempio, ci sono sempre sei petali, alcuni dei quali possono essere fusi tra loro ma i botanici ne riconoscono le singolarità. I nostri consigli per la cura delle orchidee si riferiscono al genere Phalaenopsis, in quanto è il più noto, anche perché le orchidee Phalaenopsis sono molto resistenti e durevoli, compagne perfette per la vita in casa, ma troverai qui di seguito indicazioni utili anche per orchidee diverse.

Le diverse tipologie di orchidee

Finora i botanici hanno catalogato oltre 30.000 specie di orchidee. Di conseguenza, molte specie non sono note se non ai pochi esperti che magari le hanno viste in natura in qualche angolo sperduto del pianeta. Qui ti parliamo di alcune rappresentanti della grande famiglia delle orchidee.

Phalaenopsis

La Phalaenopsis è probabilmente il genere di orchidea più popolare e comprende ben 100 specie diverse. Viene anche chiamata orchidea farfalla. Rispetto ad altre orchidee, le Phalaenopsis sono relativamente facili da curare. Inoltre, con le giuste attenzioni, ti danno magnifiche fioriture quasi tutto l’anno. Se hai poca esperienza con le piante, la Phalaenopsis è una buona scelta. È importante che il substrato non si asciughi mai completamente e che non vi siano ristagni d’acqua. Poiché la Phalaenopsis è il genere di orchidea più noto, i suggerimenti che troverai sotto si riferiscono alle sue esigenze ma in generale vanno bene anche per altre tipologie.

Coelogyne

Le specie di orchidee del genere Coelogyne sono adatte anche ai principianti. Il motivo è che questa orchidea fiorisce facilmente, se posizionata vicino a finestre luminose e senza sole diretto, con corolle bianche o gialle. Ci sono varietà di Coelogyne che crescono anche in ciotole poco profonde e altre che sono bellissime in cesti appesi. Il genere Coelogyne si sente a suo agio a una temperatura moderata, da 18 a 20 gradi (di notte può arrivare anche da 10 a 14 gradi). Durante la fase dormiente, in inverno, è preferibile un luogo più fresco e asciutto. Se ti ricordi di concimare e annaffiare correttamente l’orchidea durante la fase di crescita, fiorirà magnificamente.

Cattleya

Le oltre 100 diverse specie di orchidee del genere Cattleya si possono ammirare in natura soprattutto in Sud America. Per i suoi fiori straordinariamente grandi e colorati, che sviluppa in primavera o in autunno, è molto popolare anche in Europa sin dall’inizio del XIX secolo. La pianta raggiunge un’altezza di circa 25 centimetri. Devi sostenere i fiori con bastoncini in modo che non si spezzino. Di notte, la temperatura può essere piuttosto bassa, dai 10 ai 14 gradi. Durante il giorno, la Cattleya si sente a suo agio a circa 18-20 gradi. Queste belle orchidee preferiscono l’umidità elevata, mai al di sotto del 50%. La Cattleya va tenuta al riparo dal sole.

Qual è il posto migliore per le orchidee?

Quando scegli la posizione in cui collocare la tua orchidea, dovresti assicurarti che ci sia abbastanza luce, ma occorre evitare la luce solare diretta.  Le specie del genere Phalaenopsis tollerano temperature comprese tra 18 e 30 gradi. Di notte non deve fare troppo freddo, cioè non sotto i 16 gradi. Cerca anche di trovare un luogo senza correnti d’aria e con un’umidità relativamente alta in modo che la tua orchidea si senta davvero a suo agio. È anche importante che ci sia un buon ricambio d’aria, ricorda di arieggiare regolarmente la stanza. Per fare questo, allontana l’orchidea dalla finestra in modo che non subisca uno shock da freddo.

Di quanta acqua ha bisogno l’orchidea?

Le piante di orchidee si accontentano di poca acqua. Un’eccessiva umidità può portare a infestazioni fungine e a marciume radicale, il che causa la perdita della pianta. Prima di innaffiare è meglio aspettare che il terreno si sia leggermente asciugato, ma non sia completamente asciutto. Per conferire adeguata umidità alle radici è utile immergere il vaso in acqua, una vola alla settimana; se puoi, utilizza acqua piovana. Le radici della tua orchidea assorbiranno l’acqua e saranno così ben idratate per molti giorni. Ma quanto tempo deve stare in acqua il vaso? Di solito sono sufficienti dai tre ai cinque minuti. È meglio rimuovere l’acqua in eccesso dal portavaso o sottovaso in modo che l’orchidea non venga danneggiata dal ristagno.

Consiglio: Abituati a considerare il peso del vaso: quando è diventato molto leggero significa che le radici si sono asciugate e che il substrato si è disidratato, segnale che l’immersione del vaso in acqua va fatta al più presto.

Come prendersi cura delle orchidee in vaso?

Le orchidee sono molto sensibili al problema del ristagno idrico, ecco perché quando acquisti la pianta puoi notare che le radici sono immerse in un substrato grossolano composto da pezzetti di corteccia e altre sostanze legnose e fibrose. Dovrai quindi acquistare un substrato specifico per orchidee quando vuoi rinvasare la tua pianta.
Rinvasi regolari, circa ogni due anni, possono favorire la formazione dei fiori. Anche con la giusta concimazione puoi assicurarti che la tua orchidea riceva abbastanza fattori nutritivi per formare i boccioli. Da marzo a ottobre si consiglia di concimare settimanalmente, in inverno ogni due-tre settimane è sufficiente. L’ideale è un fertilizzante specifico per orchidee. Nel caso della Phalaenopsis, gli steli dei fiori possono anche formare i boccioli più volte. Puoi favorire questo risultato con l’asportazione dei fiori appassiti. Puoi anche aiutare la tua pianta con un prodotto idratante per orchidee, che pulisce e rinforza le foglie e compensa la mancanza di umidità senza lasciare antiestetiche macchie di calcare.

Moltiplicare le orchidee

Le orchidee possono essere propagate molto facilmente tramite propaggini. Un buon momento per farlo è durante il rinvaso. Nel caso della Phalaenopsis, la pianta madre forma piccoli germogli di piante con radici, che puoi separare durante il rinvaso staccandoli delicatamente. Dovrai ripiantare subito queste mini-piantine in un nuovo vasetto con substrato per orchidee e mantenere un’elevata umidità ambientale. Utilizza una pompetta per spruzzare acqua sul fogliame anche tutti i giorni: questa operazione favorisce la vitalità della pianta che si impegnerà a formare nuove radici. Per la fioritura, dovrai avere pazienza: possono passare anche due o tre anni.

Problemi e soluzioni

La tua orchidea sta ingiallendo, i boccioli cadono prima di aprirsi? Spesso, ciò può accadere a causa di errori di manutenzione o della posizione errata. In questo stato indebolito, la tua pianta è particolarmente suscettibile a parassiti come cocciniglie, tripidi o acari. Soprattutto in inverno, quando l’aria in casa è secca, questi ospiti indesiderati si sentono particolarmente a loro agio e si moltiplicano. Occorre fare controlli regolari soprattutto durante la stagione fredda, perché prima si nota un’infestazione da parassiti, più facile sarà sbarazzarsi dei fastidiosi insetti. In ogni caso, dovresti isolare la tua orchidea da altre piante d’appartamento se hai segni di malattia o di insetti, per ridurre i rischi di contagio.

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