Il fico d’India, Opuntia ficus-indica, è una pianta di origine messicana che si è largamente diffusa in Spagna e in Italia, in particolar modo in Sicilia dove fa ormai parte del paesaggio tipico dell’isola ormai da secoli. Oggi il frutto viene commercializzato soprattutto nella stagione autunnale: lo hai mai assaggiato? Oltre che molto buono, con il suo sapore agrodolce […]

Il fico d’India, Opuntia ficus-indica, è una pianta di origine messicana che si è largamente diffusa in Spagna e in Italia, in particolar modo in Sicilia dove fa ormai parte del paesaggio tipico dell’isola ormai da secoli. Oggi il frutto viene commercializzato soprattutto nella stagione autunnale: lo hai mai assaggiato? Oltre che molto buono, con il suo sapore agrodolce si presta a molte ricette ed è ricco di fattori nutritivi.

Una pianta spinosa e spettacolare

Il fico d’India si forma su un cactus tipico per la sua forma con pale (così si chiamano le “foglie”) piatte e spinose. Forma i primi frutti circa tre o quattro anni dopo essere stato piantato. I fichi d’India sono frutti ovali, lunghi da cinque a dieci centimetri, e pesano da 100 a 200 grammi. La buccia è verde, giallastra o rossa, a seconda della maturazione. Anche i frutti sono spinosi come la pianta. Il frutto viene spesso spazzolato prima di essere commercializzato, per rimuovere le spine. I fichi d’india che trovi in negozio provengono per la maggior parte dal nostro Meridione e in particolare dalla Sicilia; si trovano in vendita da luglio a settembre-ottobre.

Che sapore ha il fico d’India?

Come suggerisce il nome, il gusto del fico d’India ricorda un po’ quello del fico. A volte il suo sapore viene paragonato a quello di una pera o di un melone. Tuttavia, la consistenza della polpa è piuttosto gelatinosa. Inoltre, la polpa agrodolce è molto rinfrescante.

Come si mangia il fico d’India?

Se vuoi scoprire il gusto puro del fico d’india, è meglio mangiarlo fresco e senza condimenti.  La buccia piuttosto spessa non è commestibile. Il frutto viene consumato anche come ingrediente della macedonia; se ne ricava un’ottima marmellata.

Di seguito vi mostreremo come preparare al meglio il vostro fico d’India.  

  1. Attenzione – allarme spine!
    Di solito, i fichi d’India che acquisti in un negozio non hanno più spine. Tuttavia, dovresti indossare guanti per sicurezza durante la preparazione, per proteggerti dalle lesioni causate da spine ancora presenti sulla buccia.
  2. Come fai a sapere che il fico d’India è maturo?
    Il frutto acerbo non è buono. Pertanto, assicurati che il tuo fico d’India sia maturo al punto giusto prima di consumarlo. Riconosci il livello di maturazione dal colore e dal grado di durezza: se il frutto è rosso e morbido, la polpa sarà al giusto stato di maturazione. È meglio non raccogliere i frutti ancora verdi e duri, perché non maturano una volta staccati dalla pianta
  3. Tagliare i fichi d’india e mangiarli a cucchiaiate o sbucciarli?
    Fondamentalmente, entrambi sono possibili! Il modo più semplice è tagliare a metà il fico d’India, come un kiwi, e poi scavarne la polpa con un cucchiaio. Se preferisci utilizzare i frutti in una macedonia, ad esempio, puoi sbucciarli e sfilettarli con cura. Sembra facile, ma ci vuole un po’ di pratica.
  4. La buccia e i semi del fico d’India sono commestibili?
    Puoi mangiare i semi del fico d’India senza esitazione. La buccia, invece, non è commestibile e va smaltita con i rifiuti organici.

Qual è il valore nutritivo del fico d’India?

Il fico d’India è relativamente povero di calorie e ricco di vitamine e minerali. In Messico, i frutti e i fiori del fico d’india sono utilizzati come curativi dalle popolazioni locali. Contengono magnesio, calcio, vitamine E e C e vitamine del gruppo B. Questi sono importanti per molti processi nel corpo: il magnesio , ad esempio, ha un’influenza positiva sulle cellule nervose e muscolari, sull’attività cardiaca, sulle ossa e sui denti. Tra le altre cose, la vitamina C supporta il sistema immunitario.  

Pianta i semi di fico d’India

I semi del frutto germinano con una certa facilità, questo ti consente di sperimentare la coltivazione del tuo fico d’india. Per fare questo, devi togliere i semi dalla polpa e lavarli accuratamente. Se la polpa è ancora aderente ai semi, c’è il rischio che possano marcire. Lasciali asciugare su un pezzo di carta da cucina, in casa all’ombra. Poi colloca i semi nel terriccio già inumidito.  Scegli un luogo caldo e soleggiato per il vasetto seminato e mantieni il terreno uniformemente umido in modo che i semi inizino a germogliare. A proposito puoi trovare maggiori informazioni sulla propagazione dei cactus qui .

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